UOMINI ANCORA IN SIMBIOSI CON L’AMBIENTE
La concezione di interazione moderna, tra uomo e ambiente, si basa sulla assoluta convinzione che la natura e l’ambiente debbano essere a servizio dei sempre crescenti ed effimeri fabbisogni umani.
Non passa giorno in cui il tentativo umano di imbrigliare la natura e la bio-logica(biologia efficace/vita efficiente) umana, al posto di regalarci qualcosa ce la sottrae.
La futilita’ tenta di divorarci mentre promette di offrirci un vantaggio. E gli uomini si perdono, inermi di fronte ai soprusi, deboli nelle scelte, inefficaci e impauriti nell’antica pratica di arrangiarsi in qualunque situazione, malati, stanchi e depressi.
TUTTI IN BALIA DI TUTTO
Ciononostante esistono ancora riferimenti di una perfetta interazione tra uomo e ambiente e, non a caso, risultano gli uomini piu’ forti del mondo, i piu’ resistenti, i piu’ sani, i piu’ concreti.
UOMINI CHE CON LE LORO ASSODATE PRATICHE ALIMENTARI E DI STILE DI VITA CANCELLANO IN UN SOLO COLPO “LA PIEGA” CHE HA PRESO LA STRUTTURA SCIENTIFICA MODERNA.
INUIT: popolano l’ estremo nord dell’Alaska passando una vita tra caccia e pesca senza vegetali, in condizioni climatiche assurde, assumono la vitamina C dal fegato crudo delle balene le quali filtrano il fitoplancton dall’acqua del mare.
TUTSI E MASAI: popolano rispettivamente Rwanda Burundi (Tutsi) e Tanzania Kenja (Masai) e, a suon di proteine animali, latte bovino fermentato, pesce (sulle coste) e sporadicamente tuberi e radici hanno dato vita ai piu’ importanti atleti olimpici di ogni tempo.
MONGOLI: riorganizzato il mondo allora conosciuto con Gengis-Khan e Attila, gestivano la giornata con otri riempiti di latte e carne cruda per delattosarlo, consumandone a litri.
————LE NOZIONI ALIMENTARI MODERNE RISULTANO SPAZZATURA————
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